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al testo di Mariangela Nonanta
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Oggi, Padre mio ventisei agosto ottantuno anni TU, avresti compiuto poco, la sospirata pensione Tu ed io , tua figlia, con la depressione... ti sei goduto! Meglio per te è stato Hai lasciato gli affanni e la depressione chiusi nella prigione del vivere terreno? Certo è che Nonostante la malattia i tuoi momenti di fragilità Provo un'immensa NOSTALGIA che FORSE MAI MI passerà in attesa della dipartita per l'aldilà... Non riesco nemmeno dopo quattordici anni a venire al cimitero perchè non mi sembra vero che le tue fradice ossa siano racchiuse in quella bara! Rimango come una visone basita pietrificta nel momento in cui danza con il DOLORE e la MORTE IDDIO COME HA POTUTO DARCI IN SORTE QUELLA MERDACCIA là? |
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